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È allarme per la prima ondata di influenza in Italia: il vero picco non è ancora arrivato

L’influenza è alle porte: prepariamoci a questa stagione. Che cosa dicono gli esperti e cosa occorre fare per tenere alto il livello di protezione.

Influenza in Italia, sarà puntuale anche in questo punto dell’autunno. Già a fine settembre c’erano stati dei primi casi, ma più passano le settimane e maggiore diventa la circolazione di virus ciclici. I quali sono responsabili dei ben noti malanni di stagione. E più ci addentriamo nell’autunno, più si avvicina anche il periodo in cui si riscontrano i picchi.

È allarme per la prima ondata di influenza in Italia: il vero picco non è ancora arrivato (latagliola.it)

Quest’anno le temperature ancora miti quando siamo a fine ottobre non hanno comunque ritardato l’arrivo del solito appuntamento con influenza, raffreddore e mal di gole. Per la fine del 2024 addirittura Gli esperti avvertono che l’epidemia influenzale potrebbe anticiparsi rispetto ai normali picchi stagionali, attesi tra fine novembre e dicembre.

Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, sottolinea l’importanza di rimanere vigili: “In Australia, la stagione influenzale è stata particolarmente severa, con oltre 15 milioni di contagi e un numero significativo di ospedalizzazioni”. Dati allarmanti che invitano a riflettere su come prepararsi adeguatamente alla stagione fredda.

Uno degli strumenti più efficaci per combattere l’influenza è la vaccinazione. Andreoni ricorda che “il vaccino impiega circa due settimane per conferire una protezione adeguata”. Appena possibile, bisogna rinviare qualsiasi impegno e procedere con il farsi vaccinare, poiché rappresenta la miglior difesa possibile contro il virus influenzale.

Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, conferma che la situazione è già sotto osservazione: “In Italia sono stati isolati virus influenzali, ma i casi attuali sono ancora sporadici”. La previsione è che la stagione influenzale porti con sé un numero di casi simile o addirittura superiore a quello dell’anno scorso, quando si sono registrate circa 14,5 milioni di sindromi simil-influenzali.

Quanto dura la febbre da influenza nel 2024?

Queste comprendono non solo l’influenza vera e propria, ma anche patologie come il Covid-19 (comunque già da almeno tre anni buoni sotto controllo, sempre grazie ai vaccini) ed altri virus respiratori. Un aspetto preoccupante è l’emergere di varianti più immunoevasive dei virus. Tornando alla situazione in Australia, per esempio, ha prevalso l’H3N2, una variante che potrebbe portare a un numero maggiore di infezioni in Italia.

Quanto dura la febbre da influenza nel 2024? (latagliola.it)

Tale tendenza suggerisce che, mentre ci prepariamo per l’influenza, dobbiamo rimanere consapevoli della co-circolazione di diversi patogeni, tra cui il già citato Covid-19, che continua a rappresentare una minaccia significativa. La vaccinazione consigliata non deve essere vista come un’azione isolata.

Pregliasco sottolinea che “il Covid non è un’infezione stagionale”, ma circola tutto l’anno, con picchi di intensità durante i mesi invernali. È quindi consigliabile vaccinarsi contro entrambi i virus, poiché oggi è possibile ricevere le due vaccinazioni contemporaneamente. I medici di medicina generale rivestono un ruolo centrale in questo processo, incoraggiando i pazienti a proteggersi.

Con l’aumento dei casi di sindromi simil-influenzali, che potrebbero raggiungere una media di 200.000 settimanali, è essenziale rimanere informati. Attualmente, oltre all’influenza, sono attivi anche virus come rhinovirus, adenovirus e coronavirus non Sars-CoV-2, creando un quadro complesso di patologie respiratorie.

Cosa ci aspetta nei prossimi mesi? Le condizioni meteorologiche giocheranno un ruolo cruciale. La stagione influenzale tipicamente si manifesta quando le temperature scendono in modo consistente, e gli esperti avvertono che, in periodi di sbalzi termici, altri virus possono prevalere.

Ciò significa che, mentre i casi di influenza “pura” sono attualmente rari, la situazione potrebbe cambiare rapidamente. In caso di influenza, è bene nutrirsi con alimenti sani e riposare. Senza dimenticare di chiedere un consulto al tuo medico di base.

Salvatore Lavino

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