A tavola dobbiamo portare più carne di tacchino o più carne di pollo? Ecco come risponde un esperto nutrizionista.
Da tempo è noto che quello che ci portiamo sulla tavola può fare la differenza per la nostra salute. Una cattiva alimentazione uccide: possiamo ben dirlo alla luce degli 11 milioni di decessi – più della metà dei quali over 70 – provocati nel 2017 in tutto il mondo da un pessimo regime alimentare.
Mangiare male insomma porta a una maggiore probabilità di ammalarsi. Perlopiù parliamo di morti dovute a malattie cardiovascolari (è stato così in oltre l’85% di quegli 11 milioni di morti), mentre il resto dei decessi è legato a patologie come tumori, diabete di tipo 2, malattie renali. Una dieta sana dunque è fondamentale.
Un buon regime alimentare – gli esperti non si stancano di ripeterlo – dovrebbe privilegiare carni bianche (come pollo o tacchino) rispetto a quelle rosse. Le carni bianche infatti hanno meno grassi saturi, il che significa meno colesterolo nel sangue e un rischio minore di malattie croniche come quelle cardiovascolari. Appurato questo, meglio mangiare più tacchino o più pollo? Ecco cosa consiglia un nutrizionista.
Meglio il pollo o il tacchino? Risponde il nutrizionista
Per capirlo La Cucina Italiana, la prestigiosa rivista di cucina, ha intervistato il nutrizionista Salvatore Ercolano. È più salutare il pollo o il tacchino? Il pollame – dunque la carne di pollo e di tacchino – ha più o meno lo stesso contenuto di proteine nobili, complete cioè di tutti i nove aminoacidi essenziali che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare da solo.
Sia il pollo che il tacchino favoriscono il peso forma grazie a proteine capaci di rallentare lo svuotamento gastrico e favorire il senso di sazietà. La carne avicola fornisce vitamine complesso B, come la vitamina B6 e B12, ottime per cervello, sistema nervoso e immunitario.
Molti studi mostrano come consumare carne bianca – specialmente il pollame – associata a una dieta ricca di verdure riduca il rischio di ammalarsi di patologie cardiovascolari e di diabete di tipo 2, abbassando anche il pericolo del sovrappeso e dell’obesità. Ma cosa è meglio in definitiva tra carne di tacchino e quella di pollo?
«Sono entrambe molto digeribili», spiega il nutrizionista. Sia carne che pollo forniscono praticamente le stesse calorie. Alle ali sono preferibili i tagli magri – come fesa di tacchino e petto di pollo – per via del minore contenuto lipidico. Prevalentemente si tratta di grassi buoni, in particolare se gli animali sono stati nutriti con mangimi vegetali.
Dal punto di vista nutrizionale, prosegue l’esperto, la carne di pollo e quella di tacchino sono «molto simili». Il pollo però «ha un contenuto leggermente superiore di ferro eme» mentre la carne di tacchino «fornisce più fosforo e magnesio». Per questa ragione, conclude Ercolano, «possono essere alternate a tavola nei menù in base ai propri gusti anche un paio di volte a settimana».
Infine, se sei vegetariano ecco l’alternativa.
